Il Commissario Castelli commenta l’intervento nel Comune del fermano
La Collegiata dei Santi Lorenzo e Biagio è uno dei maggiori esempi di monumento del neoclassicismo marchigiano. Una vera opera d’arte edificata nel 1799 su disegno del celebre architetto Giuseppe Valadier le cui linee ricordano al contempo quelle della basilica e del tempio pagano.
Con un pronao a sei colonne e un interno a croce latina a tre navate, La Collegiata sorge in prossimità del centro storico del comune di Monte San Pietrangeli, in provincia di Fermo, ed è stata gravemente danneggiata a causa della sequenza sismica del 2016/2017. Il monumento ha appena beneficiato di un contributo di 780.077 euro, concesso dalla Struttura commissariale, a cui seguirà la gara di affidamento dei lavori.
«Gli edifici di culto – afferma il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli – sono punti di riferimento imprescindibili per le comunità del sisma, e non solo, e la Collegiata di Monte San Pietrangeli costituisce in tal senso un esempio di particolare importanza. È per questo motivo che, insieme all’ufficio speciale per la ricostruzione e alle amministrazioni comunali, dedichiamo quotidiana attenzione all’edilizia religiosa. I risultati, in tal senso, sono sotto gli occhi di tutti».
Oltre che dalla chiesa, il complesso architettonico della Collegiata è costituito da un alto campanile centrale posto sul retro e attorniato da volumi edilizi tra cui la sacrestia, la canonica e alcuni locali per l’attività pastorale (con quest’ultimi che si sviluppano su tre piani fuori terra). Al di sotto della zona presbiteriale, in posizione seminterrata, esiste un’ampia cripta, riccamente decorata dall’artista Luigi Fontana, che ha realizzato anche il grande affresco absidale con l’Incoronazione della Vergine.
I lavori di recupero, dunque, risultano complessi e articolati, e riguarderanno sia la parte esterna che interna, compreso il campanile. Tra gli interventi più importanti, ci sarà il consolidamento delle volte della chiesa.