Castelli: «Passo importante in materia di sicurezza»
A Visso (Macerata) sono in corso i lavori sul versante franoso che interessa Largo Gregorio XIII. Un intervento molto delicato, frutto dello studio condotto dalla Struttura commissariale e dalla Regione Marche, che interessa circa 15 edifici, tutti oggetto di riparazione post sisma, la viabilità pubblica e aree di afflusso turistico. Si tratta di un intervento per il quale l’Ufficio speciale ricostruzione Marche ad oggi ha già liquidato 764 mila euro, euro a fronte di un contributo totale di 1,54 milioni di euro.
“Si tratta di un passo importante sul fronte della sicurezza per questo comune dei Sibillini, tra i più colpiti dalla sequenza sismica del 2016/2017– spiega il commissario straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli -. Per questa ragione gli va doverosamente dedicata un’attenzione particolare, così come facciamo per gli altri centri maggiormente danneggiati del cratere. Il rapporto con il Presidente Acquaroli e l’Usr prosegue nel segno della costante e fattiva collaborazione”.
La mitigazione del rischio idrogeologico è principalmente resa necessaria dal fenomeno del distacco di materiali, che determina la classificazione a rischio molto elevato di quest’area. È prevista la realizzazione sia di “opere di difesa passiva” che di “interventi di consolidamento di tipo attivo in parete” e di riparazione delle opere già esistenti danneggiate dal sisma, finalizzati a ridurre il pericolo di crolli e a impedire che massi e materiale lapideo, a valle, possano mettere a rischio edifici o persone.
L’intervento si divide in due distinti settori. Il primo è dedicato alla ricostituzione delle porzioni crollate e al consolidamento delle antiche mura, che costituivano il sistema di terrazzamento presente nella porzione ove insistono gli antichi edifici di Visso (coincidente con il parco Goffredo Jaja). Tale opera si ritiene imprescindibile per la salvaguardia rispetto all’azione delle acque piovane, che tendono ad alimentare il dissesto. Inoltre, sempre nello stesso settore, è previsto il consolidamento di un ammasso roccioso pericolante in corrispondenza della parete di ingresso del parco.
Il secondo intervento, invece, prevede la realizzazione di barriere paramassi, in ragione dell’elevata estensione del versante da coprire, dalla presenza di una torre in pietra in condizioni instabili e della estesa copertura boschiva presente nell’area, che si vuole preservare per ragioni idrogeologiche e paesaggistiche.