Commissario Castelli: La data è fissata per il 28 dicembre. Lavori per oltre 7 milioni. Luogo di grande valore artistico e riferimento religioso per la comunità.
La Conferenza dei servizi, prevista per il 28 dicembre, rappresenta un passo fondamentale verso l’approvazione del progetto di ricostruzione della Collegiata della Santissima Annunziata a San Ginesio. Lo storico edificio, non solo un luogo di culto ma anche simbolo del patrimonio culturale e artistico della regione, si avvia a ricevere un intervento di restauro e consolidamento sismico dopo i danni subiti nel 2016.
La Collegiata di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come la Pieve Collegiata o Collegiata della Santissima Annunziata, è situata nel punto centrale del centro storico di San Ginesio, nella piazza dedicata ad Alberico Gentili. La sua storia risale all’XI secolo, con elementi architettonici romanici e gotici, tra cui spicca la facciata in cotto realizzata da Enrico Alemanno nel 1421, un esempio unico di gotico fiorito nelle Marche. Il complesso della Collegiata di San Ginesio comprende diverse strutture di rilievo storico e culturale, tra cui la Torre Civica strutturalmente connessa alla chiesa, e l’edificio che ospita il Comando dei Carabinieri. Il luogo di culto ha subito numerosi restauri, assestamenti e modifiche nel corso dei secoli, che hanno portato alla coesistenza di stili diversi rendendolo un “testimone” della storia e dell’evoluzione architettonica della regione.
I lavori di ricostruzione ammontano a 7,38 milioni euro e mirano a ripristinare la struttura danneggiata dal terremoto. Gli interventi previsti includono il consolidamento delle strutture murarie, il restauro delle opere d’arte, la riparazione dei danni strutturali, e il miglioramento delle infrastrutture. Specificamente, saranno effettuati lavori sulla facciata, sulle strutture murarie, sulle volte, sui solai, e sulle coperture. Particolare attenzione sarà dedicata al restauro degli affreschi e degli elementi artistici interni, preservando così l’eredità culturale e storica insita in questo monumento. Soggetto attuatore è l’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche
“Questo intervento non è solo un atto di recupero e di preservazione del nostro patrimonio, ma rappresenta anche un simbolo di speranza e rinascita per San Ginesio e la sua comunità,” dichiara il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli. “Il nostro fine non è soltanto ricostruire materialmente i nostri borghi dell’Appennino centrale ma, al contempo, ricostituire il tessuto delle comunità che li animano. In questa prospettiva, le chiese rappresentano dei presidi insostituibili perché in questi luoghi le persone si ritrovano insieme e vivono l’esperienza della condivisione religiosa. Si tratta di una visione condivisa anche con il Presidente Francesco Acquaroli e con monsignor Francesco Massara, che ringrazio per la disponibilità e lo spirito di collaborazione che dimostrano costantemente. La valorizzazione del patrimonio storico, artistico e religioso è parte integrante non solo della ricostruzione ma anche della riparazione dei nostri territori. Il percorso di recupero va oltre l’aspetto tecnico e ha una valenza anche sociale ed economica. Grazie a questo intervento di ricostruzione San Ginesio tornerà a riappropriarsi di un luogo di culto di indiscutibile valore, che contribuisce a testimoniare come il cambio di passo impresso nella ricostruzione prosegua giorno dopo giorno per il bene delle nostre comunità”.
L’arcivescovo di Camerino-San Severino, monsignor Francesco Massara, ha dichiarato: “Grazie all’impegno di tutte le istituzioni coinvolte, e in particolare del Commissario Castelli, finalmente San Ginesio potrà vedere presto l’inizio dei lavori della Collegiata, uno dei capolavori più belli del Centro Italia”.
Per il Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, “Siamo arrivati alla fine di un percorso che porterà San Ginesio a riavere la sua “Collegiata”, luogo non solo di culto ma anche museo vista l’importanza delle opere che sono presenti. È questo il segnale della rinascita di una comunità che dopo aver atteso pazientemente sta per riavere la chiesa simbolo e lo potrà fare anche grazie al progetto di “cantiere aperto” fortemente voluto. La Collegiata sarà anche un volano importante per tutti coloro che visitano San Ginesio visto l’immenso patrimonio che in essa è esposto”.