Si chiude così un importante e innovativo percorso di collaborazione, partito proprio da Macerata nel 2020, di istituzione dei Tavoli permanenti per coordinare in modo più efficace i controlli per la sicurezza e legalità nei cantieri in tutte le dieci province colpite dal terremoto di sei anni fa.
Il protocollo di Macerata è stato predisposto e firmato alla presenza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini, del direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma Milena Rizzi, del Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, dai due rettori degli atenei di Macerata e Camerino, Francesco Adornato e Claudio Pettinari, dei sindacati e associazioni di categoria, dalle Casse edili, enti di previdenza.
“Voglio ringraziare sua eccellenza il prefetto di Macerata per l’ottimo lavoro svolto e per l’attenzione che costantemente riserva alla ricostruzione post sisma della provincia di Macerata, la più colpita dai terremoti del 2016 e 2017, – ha ricordato prima della firma il Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini -. Ora i protocolli sono stati firmati in tutte e dieci le Prefetture interessate dalla ricostruzione e i tavoli istituzionali sono attivi con il coordinamento dei prefetti, che ringrazio tutti. Il contrasto al lavoro nero, ai fenomeni di dumpling contrattuale, di elusione e evasione contributiva, il contrasto ai tentativi di infiltrazione malavitosa, costituiscono una priorità largamente condivisa che deve tenerci sempre vigili e attenti. Il protocollo di oggi ha inoltre il valore aggiunto di avere tra i firmatari i due atenei della provincia: l’università di Macerata e l’università di Camerino”.
Il Protocollo si applica alla ricostruzione pubblica e privata e regola strumenti di monitoraggio puntuale dei cantieri come il badge elettronico e il settimanale di cantiere. Con il supporto della piattaforma digitale predisposta dalla struttura commissariale, e restando nel perimetro della normativa sulla privacy, sarà possibile conoscere in tempo reale la manodopera impiegata, anche relativamente ai subappaltatori e fornitori, in tal modo integrando i controlli già esistenti quali quelli relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla prevenzione dei fenomeni come lavoro nero e grigio, dumping contrattuale, fenomeni elusivi, concorrenza sleale, evasione contributiva.
Gli altri protocolli sono stati firmati a Rieti, Terni, Perugia, Fermo, Ancona, Ascoli Piceno, Pescara, Teramo e L’Aquila.