E’ scattato oggi, con gli incontri con i comuni di Visso, Camerino e Montegallo, il piano d‘azione del Commissario Straordinario alla Ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, per accelerare la ricostruzione dei centri storici di alcuni dei comuni più colpiti dal terremoto di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, che in molti casi scontano ancora forti ritardi.
Nei prossimi giorni il confronto con i sindaci, insieme alle Regioni, agli Uffici Speciali regionali e ai due sub commissari, Fulvio Soccodato e Gianluca Loffredo, proseguirà con i comuni di Accumoli, Amatrice, Capitignano, Campotosto, Norcia, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pieve Torina e Muccia. L’obiettivo è quello di definire insieme ai sindaci un cronoprogramma preciso e stringente della ricostruzione dei centri storici, sia per le opere pubbliche che per i cantieri dei privati.
L’Ordinanza 123 del 31 dicembre scorso prevede che i sindaci comunichino entro il 28 febbraio al Commissario e agli Uffici speciali ricostruzione i tempi di conclusione delle perimetrazioni e degli aggregati edilizi, l’individuazione degli edifici e degli aggregati danneggiati che possono partire subito con la progettazione e la ricostruzione, e come risolvere eventuali criticità. Dove esistono problemi che rallentano o bloccano la cantierizzazione delle opere pubbliche, l’Ordinanza chiede ai sindaci di individuarli e definire con quali azioni e strumenti superarli.
“Lo scopo di questi incontri è anche quello di verificare lo stato di attuazione delle nuove regole e delle procedure che consentono di ricostruire ovunque sia possibile. C’è stata una forte semplificazione delle regole, anche grazie all’introduzione dei Programmi straordinari di ricostruzione e alle Ordinanze speciali in deroga, ma ci sono ancora forti ritardi ed occorre un impegno straordinario per vedere ricostruiti rapidamente i centri storici e alcune frazioni dei comuni maggiormente colpiti – sottolinea il Commissario Legnini -. Soprattutto in questi centri che hanno subito danni gravissimi c’è l’assoluta esigenza di offrire ai cittadini un quadro chiaro dei tempi di ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi e quelli di ripristino delle opere pubbliche”.