La ricostruzione del centro storico di Amatrice distrutto dal terremoto dell’agosto 2016 è tra i primi interventi a beneficiare delle deroghe alla normativa, compresa quella sugli appalti, che il Commissario Straordinario perla Ricostruzione del sisma, Giovanni Legnini, può attuare nel cratere con le nuove Ordinanze speciali. Il decreto semplificazioni 76 del 2020 ha infatti conferito al Commissario poteri straordinari per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche urgenti, o di particolare criticità, e dei centri storici dei comuni più colpiti.
Per Amatrice, in particolare, si prevede la realizzazione di alcune opere pubbliche indispensabili alla ricostruzione privata, come i sottoservizi e la viabilità, che saranno realizzati al massimo entro un anno, ma anche un coordinamento pubblico per il rifacimento delle oltre 300 abitazioni del centro storico della città. Accanto a questi interventi, ricorrendo sempre all’Ordinanza in deroga che stanzia nel complesso 43 milioni di euro, sono previsti la ricostruzione del Municipio, delle chiese di Sant’Agostino, San Francesco e Santa Maria del Suffragio, inserite nel tessuto urbano, ed altre opere necessarie per la ripresa delle attività economiche e sociali, come i Centri culturali ed i musei.
Amatrice, come Accumoli e Arquata del Tronto fu colpita il 24 agosto del 2016 da un violentissimo terremoto, che causò 299 vittime e la distruzione totale del centro storico della città, nel quale è rimasta in piedi solo la Torre Civica. La ricostruzione è affidata ai Piani attuativi per le aree in cui sono necessarie delocalizzazioni, e al Programma Straordinario di Ricostruzione varato poche settimane fa dal Comune per accelerare il reinsediamento dei cittadini, che si avvale anche dell’Ordinanza Speciale, alla cui attuazione è delegato il sub Commissario alla ricostruzione, Fulvio Soccodato.
Ad Amatrice capoluogo finora sono state riparate, con il rientro di altrettante famiglie, circa 110 abitazioni, mentre sono in corso i lavori in altri 250 cantieri. Due grandi condomini, per circa 80 unità abitative complessive, saranno consegnati nei prossimi giorni. Oltre alla ricostruzione privata, e al di là degli interventi dell’Ordinanza speciale, sono in corso i lavori per altre due opere pubbliche molto importanti, il rifacimento dell’Ospedale, finanziato per oltre 10 milioni anche grazie ai contributi del governo tedesco, e dell’Istituto Don Minozzi, un complesso molto vasto a ridosso del centro storico di proprietà della Curia, che sarà destinato a diverse attività, anche pubbliche, e finanziato con circa 40 milioni di euro.
“Amatrice sta rinascendo e noi vogliamo ricostruire il suo centro dove era, nel rigoroso rispetto delle sue caratteristiche culturali e storiche ma con un’impostazione fortemente sostenibile, intelligente ed efficiente. Questa ordinanza stima in oltre 46 milioni di euro l’investimento per progetti che daranno massima attenzione alla tutela architettonica e ambientale, come all’efficientamento energetico. La ripartenza di questo territorio è una sfida più che mai urgente e ora siamo a un punto di svolta. Tutti insieme, nel segno della massima concertazione con i sindaci e le comunità locali, raccogliamo le priorità e i progetti per continuare l’opera di ricostruzione” ha spiegato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Con l’ordinanza speciale in deroga , che segue il varo del PSR da parte del Comune, diamo finalmente il via alla ricostruzione del centro storico di Amatrice, completamente distrutto dal terremoto 2016. Si tratta di una sfida di grande complessità, senza precedenti per grado di distruzione nella storia delle ricostruzioni post sisma del nostro paese. Per affrontarla e vincerla occorreva individuare con precisione obiettivi, procedure e responsabilità di ciascuno degli attori pubblici e privati chiamati a contribuire al processo ricostruttivo: lo abbiamo fatto con un’ordinanza molto innovativa, densa di contenuti e munita di risorse finanziarie adeguate. Adesso occorre che ciascuno faccia la sua parte fino in fondo e ciò che appariva un’impresa ardua fino a pochi mesi fa, potrà realizzarsi. Con i nuovi strumenti varati, finalizzati all’accelerazione dei tempi dei lavori, altrimenti biblici, e con gli impegni attribuiti al Comune, alla Regione, all’USR Lazio, ai tecnici privati e pubblici, con il coordinamento del sub Commissario, che ringrazio tutti, si pongono le basi di un lavoro sinergico per conseguire gli obiettivi di un rapido ritorno a casa dei cittadini in edifici più sicuri, sostenibili ed intelligenti. L’ordinanza speciale ci permetterà, inoltre, di realizzare le infrastrutture necessarie alla ricostruzione privata del centro storico, dai sottoservizi alle reti e alla viabilità, e di ricostruire alcuni edifici necessari per la ripresa della vita tutti con impegno ed energia, consapevoli che il percorso inizia oggi e che esso andrà costantemente verificato e monitorato”, ha aggiunto il Commissario Giovanni Legnini.