Summit sulle macerie post sisma 2016 il 12 marzo a Roma. Un incontro fortemente voluto dal Commissario Straordinario Piero Farabollini in vista del trasferimento delle competenze attualmente in carico alla Protezione Civile. “È stato un proficuo momento di lavoro necessario ad acquisire finalmente il piano macerie di ogni regione e tirare una linea sullo stato della rimozione in vista dell’imminente scadenza della rendicontazione del primo stanziamento di 100 milioni di euro a valere sul Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE)” ha dichiarato a margine Farabollini ricordando come il prossimo 6 maggio 2019 sia il termine ultimo entro cui contabilizzare le spese e valutare la loro ammissibilità. Una data importante visto che la mancata rendicontazione determinerebbe la perdita del contributo.
Essenziale dunque l’analisi dei piani di smaltimento oggetto dei recenti botta e risposta mediatici con Umbria e Marche, quest’ ultima unica regione presente all’incontro con il suo presidente. “Le regioni hanno capito, come dico da tempo, che la loro collaborazione è determinante e voglio pensare che fino ad oggi l’argomento macerie sia stato condizionato solo da un gap di dati e comunicazioni. Con un sisma di proporzioni epocali come quello 2016, a quasi tre anni dalla prima scossa dovevamo poter disporre, ad esempio, dei dati sullo scostamento tra previsione e rimozione effettiva – spiega il Commissario Farabollini – Con questa obbligatoria e strutturata verifica formale abbiamo acquisito un dato che ci conforta in termini operativi e finanziari: su 2.650.091 tonnellate complessivamente previste dai piani regionali quelle effettive sono 2.559.043,09 tonnellate con uno scostamento di circa 91.000 tonnellate, 53.000 delle quali in Umbria. Insieme ora ci concentreremo a trovare una soluzione per il problema delle autorizzazioni mancanti da parte dei proprietari per le ultime demolizioni in alcune zone rosse e su quello relativo alla presenza di materiale oggetto di tutela da parte del settore Beni Culturali, ma lo faremo con quello spirito ri-costruttivo indispensabile per portare a casa il risultato nella miglior forma possibile”