Montegranaro, lavori in corso al Palazzo Comunale

A Montegranaro (Fm) sono in corso i lavori di restauro e miglioramento sismico del Palazzo Comunale, edificio storico situato in Piazza Mazzini, cuore e punto più alto della città. L’intervento ha visto una rideterminazione del contributo in 3.537.070 euro da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, che al tempo stesso ha approvato una perizia di variante in corso d’opera.

«I beni culturali di cui si compongono le città e i borghi del nostro Appennino sono tantissimi, ed in ognuno di loro vi sono tesori di certificata storicità, come in questo caso – spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli – Montegranaro ritroverà presto un tassello fondamentale della sua vitta cittadina grazie all’impegno congiunto di tutti, dal Comune, soggetto attuatore dell’intervento, fino all’Usr ed alla Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».

«E’ un lavoro importantissimo per la nostra comunità, per questo ringrazio molto il senatore Castelli e il direttore Marco Trovarelli- sottolinea il sindaco Endrio Ubaldi -C’è una ditta che sta lavorando molto bene e la tempestività è fondamentale. Il nostro obiettivo è terminare il tutto entro l’estate, al massimo entro la festività di S. Serafino ad ottobre».

Il progetto si propone di restituire piena funzionalità all’immobile, con particolare attenzione alla storica sala del Teatro Novelli, che sarà riconvertita in sala consiliare. Il teatro, inaugurato nel 1899 e intitolato all’attore Ermete Novelli, ha rappresentato per decenni il principale luogo di spettacolo e ritrovo cittadino. Oggi, della sua struttura originale restano solo i palchi di proscenio e le decorazioni pittoriche del soffitto, che saranno oggetto di un delicato intervento di recupero.

Il Palazzo, progettato nel XVIII secolo da Virginio Bracci, è vincolato dal Ministero per i Beni Culturali dal 1992. Si sviluppa su cinque livelli, di cui due seminterrati, e presenta una struttura in muratura portante con volte a botte, padiglione e crociera. Tra gli ambienti più significativi si trovano le sale delle maschere, degli scudi e degli stemmi, con soffitti decorati in stile neoclassico e liberty. Particolarmente prezioso è un lacerto pittorico del 1622, rinvenuto durante precedenti lavori, che raffigura stemmi vescovili legati alla Diocesi di Fermo.

È previsto il consolidamento delle murature e delle volte con tecniche compatibili con i materiali originali, il rifacimento della copertura in legno e la realizzazione di un ballatoio in acciaio e vetro nella sala consiliare, in memoria dei palchetti del teatro. In programma anche l’adeguamento impiantistico, con illuminazione a led e impianto antincendio negli archivi.

Avanza la ricostruzione del nuovo studentato all’ex Monastero Corpus Domini: riqualificazione e accoglienza a Macerata, città universitaria

Passi avanti a Macerata per il nuovo studentato che nascerà con la riqualificazione dell’ex Monastero Corpus Domini: è stato firmato dal Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, Guido Castelli, il decreto n. 983 del 5 novembre 2025, che dispone il trasferimento di 1.947.205,07 euro all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche per il prosieguo dei lavori di restauro e risanamento conservativo con miglioramento sismico e riqualificazione energetica della struttura, come previsto dall’Ordinanza Speciale n. 68 del 21 dicembre 2023.

L’importo corrisponde al 50% del finanziamento sisma autorizzato, pari a 3.894.410,14 euro, e consente di garantire continuità a un intervento di grande valore storico e sociale, curato da  ERDIS Marche in qualità di soggetto attuatore. Il quadro economico del progetto, del valore complessivo di oltre 14 milioni di euro, è finanziato con 3.951.011,47 euro provenienti dai fondi dell’Ordinanza Speciale n. 68/2023 della Struttura Commissariale Sisma 2016, 8.287.506,00 euro dai fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca e 1.795.343,75 euro a valere sui fondi di Erdis.

Il progetto di restauro e riqualificazione ha un rilevante valore sociale e culturale. L’edificio del XVII secolo, uno dei simboli della città, si trova nel cuore del centro storico di Macerata e nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni. I danni provocati dal sisma del 2016 hanno reso necessari interventi strutturali approfonditi. Si procederà, dunque, con un restauro conservativo mirato, che non solo preserverà il valore storico e architettonico dell’ex Monastero, ma lo renderà anche sicuro e funzionale rispetto agli standard moderni, migliorandone la resistenza sismica e l’efficienza energetica.

La riqualificazione di questo storico edificio contribuirà a rafforzare il tessuto urbano del centro storico di Macerata, sostenendone il rinnovamento e l’attrattività. La restituzione alla città dell’ex Monastero rappresenta inoltre una risposta concreta alla crescente necessità di alloggi per studenti universitari. Con 91 posti letto, suddivisi in 27 camere doppie e 37 singole, l’ex monastero diventerà una residenza studentesca moderna e accogliente. Oltre agli spazi abitativi, il progetto prevede aree dedicate allo studio e al tempo libero, tra cui una biblioteca, una sala studio, una sala polifunzionale nell’ex chiesa, spazi per la preparazione e consumazione dei pasti, depositi, lavanderia, archivio e magazzino.

«Il recupero dell’ex Monastero Corpus Domini – dichiara il Commissario Straordinario Guido Castelli – rappresenta un tassello importante della ricostruzione pubblica a Macerata. Si tratta di un intervento che recupera e riqualifica una struttura storica, restituendole una destinazione che rafforza l’accoglienza di Macerata, città universitaria per eccellenza. È un’opera che unisce tutela del patrimonio storico e nuova funzione sociale, restituendo alla città un bene di grande valore culturale e civile. Con questo decreto proseguiamo nel percorso che traduce le ordinanze speciali in cantieri concreti, per una ricostruzione che guarda al futuro e sostiene la vita delle comunità universitarie dell’entroterra».

«Entro la fine del 2025 – afferma la Presidente di ERDIS Marche, Agnese Sacchi – completeremo la parte prevalente delle lavorazioni strutturali, mentre a gennaio del 2027 concluderemo la ristrutturazione. Il nuovo studentato sarà pronto per l’anno accademico 2027-2028. Siamo dunque perfettamente in linea con le tempistiche del cronoprogramma, che prevedono la realizzazione dell’opera entro due anni dalla consegna del cantiere. La perfetta sinergia e virtuosa collaborazione fra le istituzioni coinvolte e la solidità finanziaria di ERDIS, ci consente di mettere a terra un progetto che darà nuova vita all’ex monastero Corpus Domini. Questa non è soltanto la rinascita di un luogo simbolo della città di Macerata, dopo il sisma del 2016. E’ anche la risposta concreta all’esigenza di alloggi per studenti universitari, che mira a rafforzare e a rendere ancora più attrattivo il nostro sistema formativo. Il cantiere delle Monachette è un esempio di efficacia della nostra azione volta a creare valore pubblico e di cui andiamo molto orgogliosi».

Cascia, approvato l’ intervento di miglioramento sismico della chiesa di san Procolo in Località Avendita

La Conferenza permanente ha dato il via libera all’ intervento di miglioramento sismico della chiesa di San Procolo in Località Avendita a Cascia (Pg). L’edificio presenta una sola navata con altari barocchi e tele, tra le quali: copia del San Michele Arcangelo del Reni (anno 1797); statua lignea policroma della Madonna con Bambino del XVI secolo e l’ organo del XVI secolo a due ante decorate. Si prevede di demolire gli intonaci interni ed esterni di recente realizzazione, tranne sulle volte, per eseguire una scarnitura profonda dei giunti con malta di migliori caratteristiche meccaniche. Sulle arcate longitudinali, visti alcuni leggeri segni di apertura in chiave, si è valutato il completamento del rinforzo tramite perforazioni armate, eseguito nel corso dell’esecuzione dei lavori post-sisma 1979. Si prevede lo smontaggio della cella campanaria, con l’assistenza di un restauratore qualificato per il rilievo, la numerazione, la catalogazione e la cernita degli elementi da recuperare, fino alla cornice posta alla base dei piedritti. La parte inferiore dovrebbe risultare di più difficile recupero essendo stata interessata da perforazioni armate orizzontali continue per tutto il perimetro a costituire un blocco monolitico sul quale risulta difficile ipotizzare qualsiasi intervento di recupero se non quello delle pietre angolari, essendosi lo stesso distaccato dalla parte inferiore del campanile. Verrà rifatta la copertura con una capriata lignea ordita lungo una diagonale sulla quale poggiano due travi lignee ordite lungo l’altra diagonale. Il costo totale dell’intervento è di 2.500.000,00 euro.

“Questo intervento è un nuovo tassello importante  che punta alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio religioso, culturale e storico umbro- dichiara il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli –  E’ un progetto importante per una regione che ospiterà l’ottavo centenario della morte di San Francesco che si celebrerà nel 2026 . Per la loro collaborazione ringrazio il presidente della Regione Stefania Proietti, l’Arcivescovo Renato Boccardo, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Mario De Carolis”.

Castelsantangelo sul Nera, proseguono i lavori in quota sul Monte Prata per il garage battipista e il percorso per gli sciatori

Il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, senatore Guido Castelli, ha firmato il decreto n. 960 del 31 ottobre 2025, con il quale viene disposto il trasferimento di 445.415,54 euro all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche per l’intervento sul garage per i mezzi battipista sul  Monte Prata nel Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC).L’opera consentirà anche agli sciatori provenienti dal parcheggio di attraversare la pista da sci per accedere agli impianti di risalita. In corso di realizzazione il passaggio pedonale interrato che ospiterà i nuovi garage e una serie di attività a disposizione degli impianti. Ci sarà uno spazio per le forze dell’ordine e un punto noleggio di materiali per lo sci.

L’intervento, il cui importo complessivo rimodulato è pari a 2.030.369,29 euro, è stato aggiornato con l’Ordinanza n. 206 del 3 ottobre 2024. Il decreto n. 960 dispone il trasferimento del secondo acconto, fino al raggiungimento del 50% del contributo complessivamente finanziato dopo  affidamento dei lavori da parte del Comune di Castelsantangelo sul Nera, come accertato dall’USR Marche.

“Opere come queste hanno un valore che va oltre la funzione tecnica: rappresentano un tassello del rilancio turistico e ambientale dell’Alto Nera, una delle aree più duramente colpite dal sisma del 2016 – dichiara il Commissario Straordinario Guido Castelli –. La ricostruzione di Castelsantangelo è una priorità e ogni intervento, anche in alta quota, contribuisce a restituire sicurezza, servizi e opportunità di sviluppo sul lato turistico e occupazionale. L’impegno quotidiano, di concerto con l’USR Marche, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il sindaco Alfredo Riccioni di Castelsantangelo sul Nera, è accelerare i processi, semplificare le procedure e dare continuità ai cantieri. Dopo un lungo periodo di stallo, dal 2022 abbiamo registrato un cambio di passo anche qui, consapevoli che il percorso sarà complesso e impegnativo, al netto di una devastazione pressoché totale dopo le scosse del 2016 e la necessità di mettere in sicurezza il territorio anche dal punto di vista idrogeologico”.

Sul Monte Prata sono in corso anche i lavori per il rifacimento del rifugio “Nido delle Aquile” che dovrebbe essere terminato tra un anno. Nel frattempo, è in corso di verifica  il progetto definitivo della nuova seggiovia biposto, che sostituirà il vecchio skilift  “Monte Prata 2 Bis”  per  un investimento di quasi  5 milioni di euro.

Commenta il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Alfredo Riccioni: “I lavori sono in corso e speriamo di accelerare con la prospettiva di essere pronti per la stagione invernale 2026/2027. Tutti questi interventi vanno nella direzione di rilanciare la nostra montagna e creare opportunità non solo d’estate, quando c’è un grande richiamo per la fioritura, ma anche nei restanti mesi dell’anno per dare prospettive e continuità alle nostre attività ricettive e commerciali”.

Ricostruzione post-sisma: nelle Marche superata quota 5 miliardi di euro per la ricostruzione privata

Prosegue con numeri importanti il percorso di ricostruzione privata nelle Marche dopo il sisma del 2016/2017. Ad oggi sono stati raggiunti 5 miliardi di euro di contributi erogati per interventi su abitazioni e attività produttive, con oltre 8.000 cantieri già conclusi e circa 6.500 attualmente in corso in tutta la regione.

Un risultato che testimonia la forte accelerazione impressa negli ultimi anni: al 31 ottobre 2022 la spesa liquidata ammontava a 1,67 miliardi di euro, mentre oggi, a distanza di tre anni, si registrano 3,3 miliardi di nuovi contributi erogati: in pratica, il 66% dei 5 miliardi sono stati liquidati nell’ultimo triennio. Un incremento che riflette l’efficienza raggiunta dal sistema della ricostruzione e la crescente capacità di spesa delle strutture operative regionali.

«Questi numeri – spiega il commissario straordinario, Guido Castelli – raccontano l’impegno concreto di un intero sistema: cittadini, professionisti, imprese, uffici regionali e struttura commissariale. Aver superato i 5 miliardi di euro di spesa nella ricostruzione privata significa restituire case, comunità e fiducia ai nostri territori. È il segno che la macchina della ricostruzione funziona e che la semplificazione amministrativa, unita alla collaborazione istituzionale, produce risultati tangibili e misurabili».

«Questo nuovo traguardo rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di ricostruzione privata, frutto del lavoro congiunto tra Governo, l’Ufficio Speciale Ricostruzione, Regione Marche e la Struttura Commissariale, che continuano a operare in piena sinergia per garantire tempi certi, qualità degli interventi e sostegno concreto alla ripartenza delle comunità colpite dal sisma», conferma il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Il 2025, in particolare, si avvia a diventare l’anno con il più alto ammontare di contributi liquidati per la ricostruzione privata e produttiva. Ad oggi infatti risultano già erogati oltre un miliardo di euro e, secondo le proiezioni, entro la fine dell’anno si supereranno i 1,27 miliardi.

Negli ultimi anni l’andamento delle liquidazioni ha mostrato una crescita costante e significativa. Dopo una fase iniziale più contenuta, il processo ha preso slancio a partire dal 2020 con 282 milioni di euro liquidati, per poi accelerare nel 2021 e negli anni successivi. Il 2023 si è chiuso con circa 969 milioni, il 2024 ha superato 1,1 miliardi e il 2025 è destinato a oltrepassare ogni record, confermando un trend positivo e strutturale.

Approvati i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino della chiesa del Monastero di Santa Margherita a Fabriano

La conferenza permanente ha approvato i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino della chiesa del Monastero di Santa Margherita a Fabriano.  Con tipologia a navata unica ampliata da due cappelle poco profonde ricavate nello spessore delle pareti laterali, la chiesa fu ricostruita nel XVIII secolo, con presbiterio ed altare delimitati da quattro colonne laterali a tutto tondo, mentre la linea concava dell’abside è ricavata all’interno della parete di fondo, che presenta un notevole spessore. L’aula è sormontata da una volta a botte in camorcanna, al di sopra della quale si erge la copertura a capanna, completamente ricostruita a seguito del sisma Marche – Umbria 1997, realizzata in legno con capriate e doppia orditura e caratterizzata dalla linea di colmo perpendicolare all’asse longitudinale della chiesa. L’interno in stile barocco è scandito dalle lesene decorate a finto marmo così come le colonne, mentre un cornicione in gesso lungo il perimetro della chiesa restituisce continuità all’insieme, che presenta numerose decorazioni pittoriche. Tra gli interventi previsti ci sono cuciture a secco delle connessioni verticali con barre elicoidali, microcuciture a secco con barre in acciaio nelle cornici, con ricostruzione delle porzioni danneggiate o mancanti; microcuciture a secco con barre in acciaio nelle lunette; posa in opera di cordolo perimetrale in acciaio, al di sopra del cornicione e la stuccatura delle lesioni. Il costo dell’intervento è di 137.122,17 euro.

“Dobbiamo tutelare e salvaguardare tutti i nostri beni più cari e le chiese fanno parte della nostra tradizione e del nostro retaggio. Non possiamo dimenticarlo mai- dichiara il commissario straordinario sisma 2016 Guido Castelli- Per la fattiva collaborazione ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, le Monache Benedettine Cassinesi, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Daniela Ghergo”.

Cessapalombo, in corso l’intervento su Palazzo Simonelli

Sono in corso i lavori di riqualificazione di Palazzo Simonelli, storico edificio situato nella frazione Tribbio di Montalto, nel comune di Cessapalombo (Mc). L’intervento, approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione e cofinanziato dal Pnc-Pnrr per un importo complessivo di circa 4,7 milioni di euro, mira a restituire piena funzionalità e valore culturale a una struttura fortemente danneggiata dagli eventi sismici del 2016.

«La trasformazione dell’edificio si inserisce in una strategia più ampia di rilancio delle aree interne, con l’obiettivo di coniugare memoria, innovazione e sostenibilità – conferma il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Il cantiere, attivo in questi mesi, rappresenta un passo concreto verso la restituzione alla comunità di un luogo simbolico, immerso nel verde e nella storia del territorio. Ringrazio il comune, l’Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».

«Siamo molto soddisfatti – sottolinea la sindaca di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti –. I lavori procedono regolarmente e potremo così restituire un luogo importante per Montalto, che già prima del sisma era una delle tappe del cammino francescano. Nelle vicinanze stiamo lavorando alla messa in sicurezza dei ruderi del castello, con il progetto ormai in fase di conclusione, per rendere fruibile in sicurezza un importante punto di interesse storico. Siamo inoltre in dirittura d’arrivo per la ricostruzione post sisma del museo all’interno del Giardino delle Farfalle, altro importante punto di conoscenza, turistico-ricettivo e di educazione ambientale. Nella frazione di Valle abbiamo redatto il PUA e l’obiettivo è creare un albergo diffuso. La ricostruzione sta andando avanti e ringrazio il commissario Guido Castelli per la sua costante vicinanza nella nostra rinascita».

Le opere avviate comprendono il miglioramento sismico, il restauro conservativo, l’adeguamento impiantistico e l’efficientamento energetico dell’edificio. I lavori interessano le tre unità strutturali del palazzo, con interventi su murature, solai, facciate, scalinate e elementi decorativi vincolati.

Palazzo Simonelli, un tempo residenza agricola e poi sede di attività museali e ricettive, è oggi al centro di un progetto di valorizzazione che ne ridefinisce le funzioni in chiave contemporanea. Senza snaturarne l’identità storica, l’intervento prevede la creazione di ambienti dedicati all’accoglienza, alla cultura e al benessere, con spazi per incontri, percorsi digitali e servizi di qualità.

 

Approvato l’intervento di riparazione e adeguamento sismico della chiesa di Santa Maria in Pantano a Montegallo

Approvato, in Conferenza permanente, l’intervento di riparazione e adeguamento sismico della chiesa di Santa Maria in Pantano a Montegallo (Ap). A seguito degli eventi sismici del 2016 la chiesa , che sorge a 1159 mt ed è raggiungibile solamente dopo 30-40 minuti di cammino provenendo da Colle di Montegallo, risulta essere gravemente danneggiata soprattutto a causa della seconda scossa del 30 ottobre 2016 dove gran parte del suo volume è crollato. E’ crollato quasi tutto l’apparato murario sommitale perimetrale, la facciata principale, la vela della torre campanaria, il totale crollo della copertura, degli arconi e degli orizzontamenti voltati. Nei mesi successivi al sisma sono stati eseguiti interventi di messa in sicurezza del bene con opere di copertura provvisoria, recupero e accantonamento del materiale lapideo costruttivo derivante dai crolli, raccolta dei frammenti e distacco degli affreschi delle Sibille per la ricollocazione in fase di intervento di ripristino della chiesa.  E’ prevista la realizzazione di nuova copertura in legno con capriate in legno lamellare e catena metallica, arcarecci, tavolato ligneo, pannello in compensato fenolico, impermeabilizzazione e coppi antichi, la ricostruzione delle pareti crollate con murature a sacco e paramento in pietra arenaria locale, la ricostruzione della vela campanaria e ricollocazione della campana, incatenamento della vela campanaria mediante tiranti metallici verticali e il consolidamento delle fondazioni mediante realizzazione di micropali. L’intervento ha un costo totale di 1.721.450,91 euro

“Con il cambio di passo ormai intrapreso, andiamo a recuperare una chiesa molto importante del territorio piceno – dichiara il commissario straordinario sisma 2016 Guido Castelli – E’ un patrimonio di edilizia religiosa, punto di riferimento vitale per le comunità del cratere. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Gianpiero Palmieri, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Sante Capanna per la loto collaborazione”.

Matelica, avanza la ricostruzione del Palazzo Comunale: trasferiti oltre 2,2 milioni di euro per il completamento

Prosegue la ricostruzione pubblica a Matelica, in particolare proprio del simbolo della città: con il  Decreto n. 950 del 20 ottobre 2025, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha disposto il trasferimento di 2.248.897,51 euro all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche per l’intervento di recupero del Palazzo Comunale. L’importo, pari al 50% del quadro tecnico economico post gara – fissato a 4.497.795,02 euro – è stato autorizzato a seguito dell’avanzamento delle procedure previste dall’Ordinanza del Commissario n. 161/2023, che disciplina i trasferimenti in più tranche in base allo stato di attuazione degli interventi.

Il progetto di recupero, finanziato complessivamente con 4,6 milioni di euro a valere sull’Ordinanza Speciale n. 34/2022 e sull’Ordinanza Speciale n. 72/2024, è già in fase di realizzazione. Dichiarazione del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli: «Il Palazzo Comunale di Matelica è uno dei simboli più significativi della rinascita civica e istituzionale delle nostre comunità ferite. Restituire alla città la sede del proprio municipio significa restituire il cuore della vita pubblica, un luogo dove si esercita la democrazia e si rafforza il senso di appartenenza. Voglio ringraziare il Comune di Matelica, l’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche e il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per il lavoro puntuale e la collaborazione costante che rendono possibile questo risultato. La sinergia tra istituzioni è la chiave per trasformare i progetti in cantieri e i cantieri in opere compiute, restituendo ai cittadini luoghi sicuri, funzionali e belli».

Dichiarazione del Sindaco di Matelica, Denis Cingolani: «I lavori di recupero del Palazzo Comunale stanno procedendo molto bene e nel pieno rispetto del cronoprogramma, senza nessun disguido. È in corso anche l’intervento sulla adiacente Caserma dei Carabinieri e accogliamo con grande soddisfazione questo nuovo passo avanti per il completamento del municipio, che vogliamo rendere fruibile il più possibile alla cittadinanza nel più breve tempo possibile. Il Palazzo Comunale è una struttura storica, sede simbolica dell’amministrazione e luogo di rappresentanza della nostra città. Una volta ultimato, tornerà ad ospitare gli uffici comunali e a rappresentare il cuore istituzionale di Matelica. Un palazzo storico come questo, che si affaccia sulla piazza principale della nostra città, rappresenterà quindi la rinascita concreta di Matelica. Ringrazio il Commissario Straordinario per l’attenzione sempre dimostrata nei confronti della nostra città: grazie alla sinergia istituzionale e agli interventi in corso, stiamo facendo tornare Matelica una città com’era prima dell’ottobre 2016».

Attualmente  gli uffici comunali di Matelica sono dislocati all’interno di Palazzo Ottoni, altro immobile, dichiarato di interesse storico-artistico, già restituito alla città grazie agli interventi di ricostruzione post sisma.

Capradosso: via libera al ripristino di viabilità e sottoservizi

La Conferenza regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il ripristino dei sottoservizi e della viabilità nella frazione Capradosso del comune di Rotella (Ap), nell’ambito dell’Ordinanza commissariale 137 del 2023. L’intervento, finanziato con 450.000 euro, è stato ritenuto congruo e coerente con gli obiettivi del Programma straordinario di Rigenerazione Urbana connessa al sisma.

Il parere istruttorio dell’Ufficio Speciale Ricostruzione ha confermato la sussistenza del nesso di causalità tra i danni rilevati e gli eventi sismici del 2016/2017. Le criticità riscontrate, tra cui fessurazioni, cedimenti e infiltrazioni nei manti stradali, giustificano l’intervento, che mira a restituire piena funzionalità alle infrastrutture locali.

«Con questa approvazione, il Comune di Rotella potrà procedere verso la fase esecutiva, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la qualità della viabilità locale, contribuendo alla rigenerazione del tessuto urbano colpito dal sisma – conferma il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Ringrazio per il lavoro svolto finora a tutte le componenti coinvolte, tra cui mi preme di menzionare l’Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».

Il progetto interessa quattro aree della frazione Capradosso (il centro, contrada Icone 1 e Icone 2 e contrada Torbidello) e prevede lavorazioni su strade in asfalto, cemento e porfido, sistemazione di chiusini e griglie meteoriche, rifacimento di fondazioni stradali, opere di regimentazione idraulica e ottimizzazione dei cigli marginali. È prevista anche la sistemazione di un muro di contenimento e della relativa ringhiera.