Fu fondata nel 1362 dalla comunità francescana presente nella zona di Loro Piceno. La sua importanza è legata al prestigio che raggiunse negli anni successivi, divenendo uno degli edifici francescani di riferimento dell’intera area.
Si tratta della Chiesa di San Francesco, ubicata nella omonima piazza a ridosso della cinta muraria, ed è uno dei simboli del comune maceratese, rimasto inagibile dopo il terremoto del 2016/2017.
«Proprio per riparare i danni subiti dal sisma, l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena approvato il progetto esecutivo da 2.252.216 euro».
Ad annunciarlo è il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. «Si tratta di un intervento molto atteso dalla comunità di Loro Piceno – aggiunge -. L’obiettivo è di agire il prima possibile sul complesso, che comprende vestibolo, torre campanaria, sacrestia e l’ex convento, quest’ultimo non oggetto d’intervento. Ringrazio dunque il Comune, proprietario del bene, ed il lavoro costante di Regione Marche ed Usr».
Il miglioramento sismico in oggetto prevede lavori di scuci/cuci, ristilatura, ammorsamento dei maschi murari, sostituzione di elementi lignei con inserimento di cordoli a traliccio metallici sulle coperture, smontaggio e rimessa in opera del manto di copertura, consolidamento e rinforzo dei controsoffitti in camorcanna e della volta a padiglione, rinforzo dei solai con raffittimento delle travi in legno e rinzaffo delle murature con lesioni lievi.
Alcune curiosità. Come riferiscono le cronache, nella seconda metà del XVII secolo la chiesa aveva raggiunto un così tale splendore da contare ben dieci altari. Seguendo un’antica consuetudine, fino al 1866 l’edificio ospitò i sepolcri delle famiglie più importanti del paese. Nel 1868, sulla torre campanaria venne collocato un orologio a due quadranti, che ora non c’è più, e recava visibilissime sulle quattro pareti le impronte dei finestroni a sesto acuto della torre originaria.